mercoledì, settembre 21, 2005

Schiavi della fatalità?

Sento un silenzio assordante.
E’ tardi e gli unici rumori che riesco a percepire sono quelli prodotti da me ed il mio notebook, stasera probabilmente anche lui è di umore nero come me e si rifiuta di collaborare… non si vuole connettere alla rete… mi sento scollegata dal mondo aiuto! Ah ecco… 10 minuti di travaglio.. ed ecco la connessione! Già sto meglio!
Non riesco a capire come mi sento stasera… frustrata, angosciata, insofferente o annoiata?
Probabilmente la Tv gioca brutti scherzi sul mio umore, come nella puntata di “Sex and the city”, che ho appena visto… forse sto diventando cinica come Carry? Non sia mai! Stasera mi sento come se avessi perso qualcosa… di bello… di brutto non so… so solo che sto scrivendo una marea di frasi senza senso.
Non mi chiedo mai cosa sto facendo e dove voglio arrivare e forse oggi è il giorno giusto per farlo, cosa voglio dalla vita? Come mi vedo da qui a 5 anni? La parte di me più ottimista che ho mi spinge a pensare che tra 5 anni sarò, si spera, laureata magari anche fidanzata da abbastanza tempo con un bel ragazzo che mi vuole bene… ma la domanda angosciante che bolle in pentola è… e se non fosse così? Se mi ritrovo tra 5 anni come ora… senza aver concluso niente? Senza un titolo… un uomo e soprattutto senza una personalità? Mi chiedo.. esiste un destino che ci appartiene e che in un modo o nell’altro dobbiamo seguire? Oppure siamo solo schiavi della fatalità degli avvenimenti che si susseguono nella nostra vita? E soprattutto sono in grado di affrontarli? Su due piedi adesso risponderei di no. Sono incerta su tutto quello che mi circonda.. oggi ci siamo domani chissà.

Nessun commento: